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Io vado alle terme… e voi?

Le terme non sono un posto per giovani. Almeno così continuano a ripetere alcune mie conoscenti. Io, da brava salutista, invece le trovo rilassanti. Direi perfette! E poi, se ci incontri qualche anziano con l’anca in titanio e il baffo da matador scopri pure che ha combattuto durante la Seconda guerra mondiale e ci esce una bella chiacchierata a base di action e segreti di Stato. Non male, no? Insomma, le terme sono un luogo molto interessante. Può succedere di tutto. Anche incontrare l’uomo della propria vita.

Ma proprio alle terme direte voi? L’uomo della vita? E chi sarà mai? Un vecchio 80enne al quarto matrimonio? Ma no…Magari è il nipote del nonnetto con il quale avrete parlato per 3 ore di guerra ( la sopportazione potrebbe valere la candela) oppure il barman figo che prepara cocktail rigorosamente analcolici (perchè si tratta sempre di un luogo prettamente per anziani) che in realtà è laureato in fisica nucleare solo che in Italia non trova lavoro, o ancora meglio potrebbe essere il figlio del proprietario della struttura che se non brilla per charme e bellezza (magari è stato troppo in ammollo in acqua e zolfo ) ha di fatto ereditato un discreto gruzzoletto che potrebbe consentirvi di restare a pancia all’aria aggratis per il resto dei nostri giorni.

Insomma le terme sono un posto da non sottovalutate! Io direi da preferire in molti casi anche al mare o alla montagna (dove la clientela è decisamente troppo variegata). Ma passo subito a darvi testimonianza del fatto che le terme sono un posto interessante sotto molti punti di vista. 
Vi racconto cosa è accaduto alla mia cara ex-cugina Barbie (sì, è possibile avere anche degli ex-parenti) che in piena crisi del 17esimo anno (di fidanzamento) ha deciso di andare alle terme. E di portarmici. Per rifarsi il fisico, la pelle e pure i pensieri (fosse andata dallo psicologo sarebbe stato meglio). Dicevo, decidiamo di partire alla volta del più gettonato stabilimento termale…fuori regione, però. Perchè in Basilicata le terme ci sono sì, ma solo per anziani-anziani. Si fanno inalazioni e bagni di fango che ti trasformano in un temuto mostro della laguna ma scordatevi le occasioni sopra elencate… Così, come per molte cose qui da noi, siamo costretti ad emigrare nella vicina Campania per raggiungere le rilassanti Terme di Contursi Bagni…Vicine ma non troppo, carine ma non troppo, frequentate ma non troppo!!! Solo il pensiero mi riempie la testa di zolfo e le narici di uova marce. Che pace! Ciò detto, Barbie ed io arriviamo trotterellanti con i nostri asciugamani, le ciabattine e le cuffiettine margheritate per immergerci nelle vasche di acqua bianca, felici di nuotare come anguilline e di uscirne come veneri da una conchiglia. A dire il vero mia cugina più che da una conchiglia sembrava fuoriuscita da una vongola ma è meglio non dire certe cose. Era già in piena crisi emotiva, spirituale e mentale, quindi un’affermazione di questo tipo l’avrebbe distrutta! Ho finto quindi che fosse in ottima forma, che l’anello gastrico avesse funzionato, che le punture all’acido ialuronico pure e che il silicone reggesse magistralmente la forza di gravità. Tutto questo per far ingelosire il suo secolare fidanzato, e magari aprirsi qualche nuova prospettiva futura. Insomma, eravamo lì con una doppia missione. Il mio ruolo in tutto questo era di pura valletta: scattare foto che la ritraessero felice come una pasqua, magari mentre scambiava due parole con un piacente ragazzone. Sfortunatamente quel giorno capitammo assai male perchè salvo il nonnetto reduce di guerra senza nipote e un barman che prima faceva il meccanico non c’era molta trippa per gatte. 
Ma torniamo ai fatti. Decidiamo a metà mattinata di lasciare le vasche d’acqua per raggiungere la sala massaggio: lei sperando in qualcosa che richiamasse il tantrismo, io semplicemente in qualcosa che richiamasse il sonno. E infatti, le cose sono andate così: io mi addormento mentre lei… non so! Vengo svegliata di soprassalto proprio mentre il mio massaggiatore imprime sulla mia schiena la giusta pressione utile a farmi scorgere il Nirvana.
“Ma che … succede?”, le domando con l’occhio appassito.
“Non ci posso credere. Guarda oltre la vetrata”.
Da un vaghissimo spiraglio fra la parete e la pellicola adesiva della vetrata intravedo l’atavico fidanzato di mia cugina. 
“Ma gli hai detto che venivamo qui?”, le domando.
“Ovvio che no. Dovevo farlo schiattare a sorpresa”.
E invece la sorpresa ce l’ha fatta lui. In costumino adamitico, decisamente poco adatto al risvolto addominale da birra e pizza ogni sera, pattine fiorate e soprattutto con ragazza da compagnia che indirizza verso la scaletta della piscina appoggiando vagamente la mano sul suo fondoschiena. 
Azz…ripenso alle garze nello studio della mia dottoressa. Rammentate? Se finisce a mazzate (come nei famosi happening futuristi) ci sarà poi il modo di suturare? Mia cugina è una di poche parole e molti fatti, quindi mi preparo al peggio. La vedo uscire dalla sala massaggio come una erinni in piena crisi di metà millennio decisa ad annegare, credo, entrambi nelle sulfuree acque termali. Ma improvvisamente, ad un passo dal malfattore, mentre ancora tento di rivestirmi in fretta per evitare il dramma, vedo Barbie scivolare sul bordo piscina e finire in acqua. 
Si alza un’onda anomala degna di Deep Impact e per un attimo temo seriamente per la sua vita. Naturalmente il primo a tuffarsi in suo soccorso è un misterioso bagnino comparso dal nulla mentre io mi guardo ancora attorno in un misto di stupore e confusione. Quando la vedo riemergere ha un taglio sulla fronte, che sempre il valente bagnino si preoccupa di suturare. Ho quasi paura a guardare mia cugina in faccia, di scorgere il suo volto contrito e la rabbia furente. Invece vedo la sua fronte spianata e quasi un sorriso affiorarle sulle labbra. Ecco, penso, trauma cranico. Chissà se adesso mi riconosce!
“Barbie, tutto ok? Lo sai chi sono?”
Annuisce inebetita ma non guarda me, guarda il bagnino. Eccallà, la botta le è stata fatale!
Alla fine della giornata qualcosa è cambiato…stranamente in bene. Mia cugina ha trovato un nuovo grande amore, mentre io…bè, almeno sono riuscita a fare un buon massaggio! Mi torna in mente sant’Agostino che in questi casi dice: “ex malo bonum”. Per chi è a digiuno di latino significa che da una brutta esperienza potrebbe venirne fuori anche qualcosa di buono. E infatti così è stato! 
Pax vobiscum 😉

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