Selfhelp

Ritorni di fiamma? Abbassate il calorifero emotivo.

Oggi voglio fare una considerazione sui cosiddetti “Uomini di ritorno”: quelli che in qualche modo ci siamo lasciate alle spalle, che ci hanno usate e gettate oppure amate e consumate (che insomma sarebbero dovuti evaporare dalle nostra vite) ma inaspettatamente si ripresentano alla nostra porta come i Testimoni di Geova la domenica mattina nonostante centinaia di precedenti rifiuti. Alla luce di questo vi chiedo: a quante di voi è capitato? Immagino a tante. E anch’io, modestamente, posso dirmi abbastanza esperta in materia. Questo perché se c’è una cosa che mi riesce davvero bene è certamente quella di lasciare un amabile ricordo nelle menti grulle dei miei ex-spasimanti. Così, proprio come gli eventi storici sono fatti di corsi e ricorsi, sistematicamente alcuni miei atavici ammiratori improvvisamente sentono il bisogno di ricontattarmi… giusto per rovinarmi almeno una giornata all’anno(quando tutto va bene)!😑
Ma partiamo dal primo “Uomo di ritorno” della mia vita. Il suo bisogno di grattarmi via la pazienza risale a qualche anno fa e dopo quell’esperienza ancora adesso se lo intravedo al supermercato piuttosto mi butto nel reparto carni (pur essendo vegetariana) anziché rischiare un suo “Ma ciaaaaao, come te la passi?” con moglie e figli al seguito. Se dovesse accadere di rivederci ancora vis-à-vis temo che avrei così tante cose da rinfacciargli che non faremmo in tempo a finire per Pasqua, e la moglie chiederebbe il divorzio. Ringraziandomi subito dopo. Di lui, però, conservo ancora un certo tipo di ricordo: legato per lo più al suo bipolarismo, l’indecisione, l’impazienza e pure le scarse buone maniere. Eppure, perdinci, era uno scrittore. Parlavamo per ore di Madame Bovary, L’amante di Lady Chatterley e le Relazioni pericolose, per poi scoprire che il fedifrago era lui, l’amante ero io e la relazione era veramente delle più pericolose… Oh signore, poi dicono che non è vero che gli artisti sono tutti un po’ matti!!!
Passiamo così al secondo “Uomo di ritorno”: uno sportivo. Con lui posso vantare una certa esperienza estetizzante, quasi dannunziana chiamiamola così, essendo uno di quei tipi alti, belli, naturalmente atletici, affascinanti, curati, e… E quindi lo so, vi starete chiedendo come mai è finita ed è diventato un “Uomo di ritorno” anche lui, vero? Be’, ma perché se fosse stato perfetto (quanto meno normale) non sarebbe stato certamente una mia conoscenza. Tenete sempre a mente che l’universo e il fato ce l’hanno con me, quindi se da una parte mi hanno fatto incontrare un tipo guapo e muy caliente dall’altra ho scoperto quanto fosse lunatico, indeciso, insicuro, tentennante, irresoluto, impacciato, ondivago…e insomma potrei andare avanti così per molto e uscire matta! Dopo molti anni di conoscenza abbiamo però costruito un buon rapporto di amicizia, fatto di interessi lavorativi comuni, sincerità sufficiente e qualche…ehm…rimpatriata senza complicazioni. Nel suo caso, però, tocca tenere il calorifero-emotivo al minimo altrimenti, come si dice dalle mie parti, “si azzecca” e con un “Uomo di ritorno” è sempre meglio evitare “Problemi di ritorno”. 
Arriviamo così al terzo caso drammatico di rimpatrio: il saccentone. Soprannominato così (e registrato con questo nome anche in rubrica) perché lui tutto finge di sapere sulle relazioni, tutte quelle che riesce ad avere contemporaneamente. Di per sé è un tipo affascinante (lo so, il fascino è soggettivo), colto (ah, ma mai quanto me) e ben vestito (una mia cara amica direbbe che è antico come Dorian Gray) che, però, ha il brutto vizio di sedurre e abbandonare. Fin qui non ci sarebbe niente di strano: tutto si supera. Quanti uomini ci hanno sedotte e abbandonate? Bah, a me due o tre volte (e quand’ero più giovane la prendevo meglio) ma questo fanfarone ha il cattivo gusto di tornare a stuzzicare la gatta che dorme sul calorifero e alla mia età proprio non si reggono questi giochetti. Il saccente è ad ogni modo un professionista della destabilizzazione psicologica. Il peggiore rispetto ai precedenti campioni perché gode nel vedere la sua preda a bagnomaria. Per questo prototipo d’uomo al quale tu dici: “sei importante per me” e lui risponde “ah si?”, al quale suggerisci:“ dovremmo passare più tempo insieme” e lui dubbioso domanda: “così presto?”. Insomma a questo fuoriclasse del romanticismo bisognerebbe mettere direttamente il calorifero su off o …coraggio, accendete l’immaginazione😏🤣…o sperare semplicemente che si rompa del tutto. 
Alla luce di queste considerazioni, mi viene da suggerirvi due cose. Se un ex-fiamma torna ad avvampare le vostre giornate in maniera più o meno prepotente avete due possibilità:

1. Approfittarne e godere di quei pochi istanti che il destino ha stabilito per voi. Di certo vi saranno molto utili a ricordare il motivo per il quale vi siete lasciati!
2. Declinare vigorosamente l’invito, ignorare qualsiasi riferimento (scritto o verbale) naturalmente di carattere sessuale (perché figurarsi se fanno riferimento ai sentimenti) e telefonare al vostro attuale fidanzato che dopo simili esperienze sono certa saprà come farvi rinsavire!😋

Poi, se proprio la situazione si mette male, uscite a fare due passi, al fresco, e prendete da bere. Annegare i propri tormenti nell’alcol, a volte, può essere una buona soluzione!

Stay always with my adventures.

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