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Retrogelosia…noi donne sappiamo bene cose sia!

Questa mattina aprendo il giornale ho scoperto una cosa assai interessante: esiste una patologia chiamata “Sindrome di Rebecca”. Mai sentita? Be’ allora voglio iniziare col dire che ad ispirare il nome di questo “disturbo comportamentale” è stato niente meno che un film di Alfred Hitchcock (già questo la dice lunga), ma non si tratta di nulla di complicato. Anzi, la maggior parte delle persone (donne, nello specifico) lo conoscono meglio con il nome di “retro gelosia”. Ma cos’è questa strana malattia che pare affliggere solo il sesso femminile per di più in coincidenza con l’inizio di una nuova relazione?
Mi ci ha fatto riflettere una cara amica che molto timidamente davanti ad un buon tè mi ha confessato: “Senti Giù, io non ce la faccio più a sopportare il pensiero che lui abbia avuto altre donne. Quando sono con lui vedo tutta una carrellata di immagini davanti agli occhi che mi destabilizza. Puoi capire che tormento?”. Cogliendomi per nulla alla sprovvista, quasi impietosita dal candore con il quale la mia amica mi ha fatto questa confessione, le ho risposto: “Ma tesoro mio, io più che sulle altre mi concentrerei sulla moglie. Guarda, le defunte so defunte ma quella che, ahimè, vede tutte le mattine è bella viva e pure bella in carne. Comunque non tormentarti che ti fa male e ti vengono pure le rughe”. Ammetto di non aver usato con la mia amica un gran tatto, ma ho sempre avuto una grande difficoltà a capire come mai noi donne (io a questo giro mi dovrei escludere) proviamo gelosia per una relazione passata. In realtà ho difficoltà a comprendere proprio la gelosia in generale. Insomma, se il nostro dio greco, il nostro attore hollywoodiano, il nostro uomo Coca-Cola ha deciso di stare proprio con noi (anche se non somigliamo neanche lontanamente a Cameron Diaz, Penelope Cruz o Scarlett Johansson) perché mai dovremmo stare con l’ansia di immaginarlo a fare pensieri sconci sulla vicina di giardino che innaffia rose e peonie in babydoll? Non c’è motivo, no? Perché fare pensieri malvagi quando vedendolo inclinare la testa verso una spalla, mentre ci aspetta fuori dal camerino del nostro outlet preferito, lo becchiamo a guardare la vicina di salottino nell’atto di provare una gonna buona solo per una passeggiata notturna in periferia? Forse aveva male al collo e casualmente ha incrociato il fondoschiena della suddetta ragazza? Ovvio. Può capitare anche a noi donne di intercettare visivamente il fronte e il retro di un bel giovane, giusto? Di conseguenza, alla luce di questi dati inoppugnabili, io decisamente non mi definisco una donna gelosa!!! Figurarsi quindi se posso provare fastidio a sentir parlare delle ex del mio uomo, che per antonomasia, come dice la mia amica Lu’, sono tutte “sciampiste cicisbee” che al massimo hanno potuto approfittare di qualche serata appannata dai fumi dell’alcool! 
Eppure quando paleso questi miei pensieri alla mia cara amica, dicendole che è ridicolo essere gelosi – peggio ancora di chi ormai è trapassato – lei mi guarda perplessa facendomi notare che l’unico modo per capire cosa di noi piace al nostro fidanzato è farsi un pari e dispari proprio con quelle trapassate per cui io non mostro alcun rancore e che in molti casi sono tutt’altro che delle racchie. In effetti se penso all’attuale ragazzo che frequento inizio a dubitare di me perché di certo non somiglio neanche vagamente alle attrici citate poco prima. Forse, e dico forse, potrei somigliare vagamente a Demi Moore ai tempi di “Ghost”… Infatti abbiamo lo stesso taglio di capelli. Ma a parte questo? Comunque inizia a serpeggiare in me un sospetto e mi chiedo dove stia la fregatura. Come mai il mio bel fidanzato vuole proprio me, pur mancando in me ciò che gli uomini palesemente cercano? Vabè, so simpatica per definizione. Magari lo faccio ridere: le altre prima di me dovevano essere dei pianti amari, un po’ come i film in cui recita Toni Servillo. O magari erano poco colte, poco fantasiose, poco e basta…
“Si Giù, ma la carne è carne – insiste la mia amica – non hai manco dato un occhio alle sue ex? Non sei curiosa di sapere come sono? E se a lui piacciono biondo miele mentre tu hai il colore del fieno dopo un acquazzone? E se a lui piacciono prosperose mentre tu…Sì, insomma tu… Vabbè, io ti suggerirei di guardare tra le sue “amicizie” su fb. E’ pure sempre circondato da donne sto ragazzo…”. 
Ecco, come instillare durante un magico momento di relax il dubbio amletico. Sapere o non sapere? Vabe’, non sia mai detto che io la dia vinta ad un’amica così su due piedi, quindi mi fingo indifferente. Un occhio però cade repentinamente sul cellulare non appena il ragazzo in questione decide di chiamarmi. 
“Tesorino come stai? Che fai?”, sento domandarmi dall’altro lato. 
“Prendo un tè come di consueto. E tu, amore tesoro? Ti diverti? Stai sciando? Da solo?”. 
Ok, la domanda posta così suona vagamente sospettosa ma il mio tono di voce è piatto. Non fa na grinza. È come se gli avessi chiesto se nevica! La mia amica ammicca. Strega. 
“A dire il vero siamo in tanti a sciare. Ti piacerebbe sicuramente qui, amore mio”. Certo, perché non dovrebbe piacermi morire di freddo a -10 mentre tutti scivolano sulla neve come anguille mentre io al massimo potrei arrancare sulle ciaspole come se avessi un grizzly sulle spalle? 
“E stasera cosa farai dopo lo sci?”, domando nebulosamente sospettosa. 
“Uh, sapessi…un’amica (si insomma, una mia ex) è stata così carina da prepararmi una torta di compleanno”. 
Aaaah, ma pensa un po’ che carineria. Già stiamo lontani il giorno del tuo compleanno perché la settimana bianca è d’uopo (manco fosse imposta dal Ministero della Salute come una vaccinazione) e poi “un’amica” prepara pure la torta. Un angelo della provvidenza, mi viene da pensare.
La mia compagna di tè ascoltando la conversazione inizia a scuotere la testa e mi scrive su un foglietto: “Io te l’avevo detto”. 
Digrigno allora i denti, e mi schiarisco la voce. Pacatamente domando: “ E come si chiama questa ragazza tanto gentile?”. La risposta arriva veloce “ Ma Antonella amore mio, non te la ricordi?”. Certo, perché non dovrei ricordarmela? C’ho una lista di sue amiche da ricordare che farei prima a ridare un esame di latino all’università recitando a memoria l’Eneide. 
Comunque la telefonata si conclude con mille quesiti che la mia amica seda per me andando sui social a capire chi sia questa ragazza. Poi già che ci siamo diamo un’occhiata pure alle altre scoprendo che in linea di massima sono tutte alte, magre e bionde. Intanto il “te l’avevo detto” mi martella sempre di più in testa. Mentre sto quasi per infuriarmi mi arriva un messaggio sul cellulare da parte del mio spasimante che divertito dice: “Ma non sarai un po’ gelosa, tesoro mio?”. Eh no, per la miseria. Questa cosa a me non accadrà mai. Aggrotto la fronte e in quell’istante la mia amica del cuore mi scatta una foto. “Ma che fai?”, le domando. E lei mi risponde: “ Ti faccio vedere che faccia ha una donna gelosa”. In effetti non è un bel vedere, e proprio quell’immagine mi porta alla considerazione del giorno: se sentite pungervi lo stomaco quando una bella guapa dai capelli biondi, la coscia lunga e il fondoschiena scolpito da Michelangelo fa la gatta morta con il vostro uomo, bè quella si chiama gelosia. E se non volete darlo a vedere è perché pur essendo palesemente innamorate, siete anche troppo orgogliose per dimostrarlo. Tuttavia tenersi dentro i propri tormenti non fa bene e fa venire pure un sacco di rughe. Quindi meglio dirlo apertamente e magari scoprire che il vostro principe sciatore vi ama tanto anche se non siete come Cameron Diaz, Penelope Cruz o Scarlett Johansson. E poi, se un’amica ha il vostro stesso problema, siate solidali con lei. Che in due i patimenti da gelosia si sopportano decisamente meglio!!! 😉
Stay with my adventures.

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