About me

Una settimana con i suoi.

Il momento più bello di una vacanza è quando acquisisci la certezza assoluta che nessuno ti chiamerà per una settimana se non per sbaglio, nessuno ti cercherà a meno che non stia per fallire l’azienda nella quali lavori, nessuno ti penserà fintanto che non dovrà comunicarti una disgrazia. E si spera proprio di no! Insomma il momento più riposante di una vacanza è quando ci si sente nei panni di Tom Hanks in Cast Away essendo però felici di trovarci su un’isola deserta, o ancora meglio, come Madonna e Adriano Giannini in “Travolti dal destino” … Perché si sa, stare in due su un’isola è sempre meglio!

Questi in definitiva erano i miei programmi per le vacanze…Erano, dico bene. Perché nel mio caso questa sensazione di relax è stata vissuta per pochissimo tempo, diciamo un paio d’ore. Ossia giusto il tempo di raggiungere in auto la mia destinazione. Durante tutto il tragitto ho amabilmente fantasticato di raggiungere la mia meta senza nessun intoppo, di essere accolta da una casa fresca e assolata a due soli passi dal mare e di godere del caldo sole del Mediterraneo leggendo tutti quei meravigliosi libri lasciati incompiuti durante l’anno. L’unica distrazione a questo mio stato di beatitudine avrebbe dovuto essere il cocktail servitomi dal clone di Tom Cruise nel miglior lido della zona mentre il mio fidanzato mi porgeva la mano per baciarla dolcemente. E invece, mi sono ritrovata catapultata nel remake del film “Ti presento i miei”…Tutti i miei, aggiungerei!

Ma come sempre vi delizierò procedendo per gradi.

Alzatami di buonora ho percorso circa duecento chilometri canticchiando un motivetto di Maluma, intervallato solo a tratti dalle note stonate di Loredana Bertè e Giusy Ferreri. Questo finché il mio amorevole fidanzato non mi ha telefonato dicendomi: “Amore, ti manca ancora molto?”. Ma certo che no, tesorino mio. Di solito guido come Sebastian Vettel, soprattutto quando sto per fare tardi al lavoro. Ma oggi voglio impiegarci tanto, godermi il tragitto prima ancora di godermi l’arrivo.

“Ok, amore. Non voglio metterti fretta però vorremmo pranzare prima delle 14. Ti spiace?”

Vorremmo? Prima delle 14? Ma di chi stiamo parlando? Non avremmo dovuto esserci solo noi? Due cuori e una casa coloniale strafighissima con 5 camere da letto, un terrazzo a picco sul mare e giusto una domestica ad ore a disposizione?

“Certo amore mio, anche – mi sento rispondere – Cristina sarà a nostra disposizione da colazione a cena”.

“Azz…da colazione a cena. Quindi starà sempre in casa. Vabbe, ma quindi salvo la domestica non ci sono altri?”

“Ma guarda, solo… mia madre, mio zio e una coppia di amici…con figlio”.

Potete immaginare la mia faccia al suono di queste parole. Il mio sogno di silenzio e solitaria beatitudine si è sgretolato come le Torri Gemelle: un pezzo alla volta. Prima il colpo iniziale, poi l’incredulità e dopo di questo lo sfacelo totale. Ho percorso l’ultimo quarto d’ora di strada con un tragico magone pensando alla giusta strategia da adoperare, questa volta per sopravvivere ai successivi 7 giorni.

Arrivata ho parcheggiato l’auto e mi sono incamminata con aria titubante fino alla bianca cancellata: il silenzio che mi ha accolta mi ha lasciato ben sperare. Che fosse tutto uno scherzo? Ho immaginato petali di rose rosse all’ingresso e una tenda beige sul terrazzo mossa dal vento a scoprire una tavolata in stile shabby imbandita con meravigliosi piatti vegetariani.

Sembrava tanto il video della colonna sonora di Cento sfumature di Rosso. Mancava solo il mio Mister Gray e possibilmente 10 anni di meno per me. Comunque, sono una che si accontenta.

“Permesso, posso entrare?”, ho detto mestamente.

Risposta corale “Benarrivaaaaaata” .

Una signora elegantissima in stile Jane Fonda con tanto di fascetta asciuga sudore e un anziano signore  dal baffo all’insù come Salvador Dalì hanno fatto gli onori di casa.

“Vieni vieni, dobbiamo mangiare… Su, su”.

Mi sembrava di sentire il Bianconiglio di Alice, che diceva: siamo in ritardo, è l’ora del tempo, è l’ora del tè!

La tavolata alla fine era simile a quella immaginata, ma apparecchiata per ben otto persone e un mezzo teppistello di circa sei anni che ha occupato tutto il tempo cercando di dar fuoco alla coda del gatto. E pure un po’ del cane. Che idillio!!!

“E’ un enorme piacere stare qui con te”, mi sento dire da un suo amico. Un frescone alto e secco che ha scambiato la caraffa del vino per quella dell’acqua.

“Un altro brindisi alla nostra ospite. Questo fino è bello è fino alla salute di sto fiorellino”.

Yeeeeah! Che Idillio!!!

I giorni sono così trascorsi, tra una lezione di ginnastica posturale con sua madre iniziata intorno alle 6 del mattino. E un goccettino di whisky bevuto a sera tarda di nascosto nella cantina dello zio Dalì.

“Sssssh, non facciamoci sentire altrimenti mia sorella chi la vuole sentire. Dai, beviamo tutto d’un sorso. Alla goccia”.

“Ma signor Dalì, cioè Signor Arturo io sono astemia. Sono tre notti che cerco di spiegarglielo”.

“Anche mia moglie diceva la stessa cosa, ma alla fine beveva più di me”.

Appost!

“Amore ti stai divertendo?”, mi sento chiedere mentre passeggiamo finalmente da soli in giardino.

“Eeeeh, ma si amore. Perché non dovrei?”

“Ti ho vista un po’ perplessa questa mattina in spiaggia”.

“Ma no, amore. Stavo solo riflettendo sulla chiacchierata fatta con Alba”.

“Ah, bene. Vedo che andate d’accordo”.

Come no? Abbiamo di che parlare: luis vuitton, prada, armani, bugatti…mi sono fatta una cultura modaiola in soli due giorni.

Alla fine, ho raggiunto il sabato mattina come solo i marines del film Platoon sanno fare. Stremata, assonnata e alcolizzata sono tornata a casa.  Seduta al tavolo della nostra caffetteria preferita ho incontrato le mie amiche.

Bè, com’è andata la tua vacanza al mare? Guarda come sei abbronzata, vergognati! Hai fatto follie fuori e dentro l’acqua, eh?

Al suono di queste parole mi è tornata l’immagine del piccolo teppista che cercava di annegarmi salendomi sulle spalle e tirandomi i capelli.

“Come no. Non si vede?”

La Lù, la Stè e la Ilà mi hanno guardata un po’ perplesse e strizzando l’occhio hanno decretato: l’hanno prossimo ti ospitiamo noi. Non ti preoccupare!!!

Stay with me e se avete un fidanzato con casa al mare accertatevi che la casa sia davvero solo per voi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *