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QUELLA STRANA ENTITA’ CHIAMATA GRUPPO DI LETTURA!

Non molti sanno che da anni sono il Boss (rigorosamente con la lettera maiuscola) di un Circolo Culturale per Librofili nel quale mi sono guadagnata la fama di lettrice ribelle tendenzialmente propensa a letture di carattere noir (vagamente horror). In genere trovo gradevole (sarebbe più sincero se dicessi eccitante) leggere romanzi che raccontano di almeno un omicidio (doloso, colposo, preterintenzionale…insomma non importa). Ciò che conta secondo la mia naturale inclinazione è che qualcuno muoia.

Questa particolare propensione, unita all’amore indiscusso per le belle lettere e ad una certa predisposizione alla vita da viveur dal tratto bohemien, ha fatto sì che la mia figura si ammantasse di un certo alone di mistero, rendendomi una sorta Lord Enrico (al femminile ovviamente) come ne “Il ritratto di Dorian Gray”. Una cosa della quale vado ben fiera, è ovvio.

Ma veniamo alla domanda più importante, quella che ha iniziato a ronzarvi nella testa già dopo aver letto il titolo di questo articolo: cos’è, in poche parole, un Gruppo di lettura? Cosa si fa in un Circolo di librofili?

Presto detto, miei sagaci lettori. I partecipanti a questa “tavola rotonda”, per certi versi molto simile ad un gruppo di alcolisti anonimi, fanno una cosa che appare incredibile solo ad udirsi, una cosa che valica i confini del mondo conosciuto e spazia in mondi sovrasensibili. Noi – sfidando qualsiasi legge sociale, politica ed economica – LEGGIAMO e CONDIVIDIAMO!

Sì, lo so. Investiamo parte del nostro tempo leggendo. Suona incredibile. Ma non è cosa da poco. Non ci credete? Sono trascorsi ormai 6 anni dal nostro primo incontro e in questo tempo abbiamo letto quasi un centinaio di libri, passando attraverso tutti i generi narrativi conosciuti. E il risultato sapete qual è stato? Subito detto.

In principio accompagnavamo le nostre liete e dotte chiacchierate con del tè verde, banalmente proveniente dalla Cina. Poi, con il trascorrere dei mesi siamo passati al tè nero dello Sri Lanka per poi arrivare al tè rosso fermentato molti anni. Insomma siamo cresciuti di intensità. E man mano che aumentavano le dosi di teina necessarie a tener desta l’attenzione, abbiamo iniziato ad accompagnare il nostro timido tè con dei pasticcini. Una cosa leggera, non sia mai detto che contenga troppi zuccheri. Questo almeno per i primi 2 mesi. Dopo di che, facendosi il gioco sempre più duro siamo passati ai pasticcini farciti con glassa. E più avanti, rifacendoci ai “consigli di Nostradamus” e alla “guida pratica per una vita felice anche da non-sobri” abbiamo scoperto che le bevande analcoliche mal si adattano ad un gruppo di lettura destinato alla longevità. Così siamo passati al whisky!!!

Va bene, voglio essere onesta: beviamo solo crema di whisky. Ma se ne bevi tanta l’effetto è lo stesso, no?

Lungo la scia delle memorie di Giovanni Pascoli abbiamo poi iniziato ad assaporare gli orizzonti del Cognac, e siccome siamo anche appassionati di poesia abbiamo pensato di esplorare gli infiniti mondi offerti dall’esperienza baudeleriana dell’assenzio.

Da quel momento raccontarci le nostre impressioni letterarie è diventato un viaggio allucinogeno di non poco conto. Un’esperienza che avrebbe fatto impallidire anche Dante durante il suo trip verso l’Inferno.

E siccome pare non bastarci mai, eccoci ad organizzare un vero e proprio viaggio d’esplorazione verso la Fiera del Libro di Roma. In principio da sobri, dopo…non ricordo. Tutto è diventato sempre meno nitido dopo il secondo Spritz.

Ma torniamo al gruppo. Non vi siete ancora chiesti chi sono gli elementi che lo compongono? Presto accontentati. La persona più vicina a me è la Fabi, il mio vice Boss, una giovane e gagliarda trentenne con la passione per i narghilè aromatizzati e i fustacchioni dal bicipite scolpito e gli occhi cerulei. Ha buon gusto la ragazza, ecco perché è il mio vice! Lei ed io siamo in pratica una cosa sola. Quando si tratta di imbrogliare…Ops, volevo dire, guidare i ragazzi nella scelta del libro del mese, siamo praticamente insuperabili: ormai non serve più parlare. Siamo passate ad un codice gestuale, estrapolato dal linguaggio dei non-udenti, che ci permette di comunicare indisturbate. Rendiamo, insomma, gli altri felici senza che se ne accorgano. E tutto gratuitamente.

Non meno gagliarda è Micaela, la sua amica del corazon, una tipetta tutto sangue che azzanna come un cane antidroga se almeno una volta ogni tre o quattro mesi non proponiamo un romanzo d’amore. Ha una profonda dimensione romantica, devo dire, il punto è riuscire a scovarla facendo la gincana fra le paludi infuocate di Hesperia. Insomma, è adorabile!

Passiamo così ad un’altra veterana del gruppo, Assunta, una giovane ed entusiasta insegnante di letteratura che in sei anni non ha mai trovato un difetto in un libro. Ma com’è possibile? Sì, pare strano anche a me eppure a lei piace tutto. Anche leggere la rubrica del telefono e le istruzioni della lavastoviglie. Adora qualsiasi tipo di sintassi. Tutta, anche quella aliena. E poi è una mitica compagna di bevute…Uh, se beve!

E come non amare l’insuperabile Caterina, la nostra esperta del gruppo? Lei sa praticamente…ehm, tutto?! Dall’equazione di Dirac, alla teoria degli universi paralleli, dalle creme a base di proteine umane anti-invecchiamento fino alle più specifiche nozioni di filologia romanza. La nostra straordinaria amica è praticamente prossima all’onniscienza. Se vi servisse conoscere il vostro futuro potreste chiedere a lei. Saprebbe anche quello!

E potrei andare avanti ancora per molto, parlandovi delle giunoniche sorelle Cosplayer, della mite e colta Ipazia, dello scrittore di romanzi storici e quello di poesie. Per poi arrivare al prof. di matematica che adora la letteratura e di sua figlia, dolce e affettuosa, che dalla Cina ci ha portato una ventata di nuove conoscenze. Oh, e non posso dimenticare di citare anche chi con i libri ci fa a botte. Oh, sì. Abbiamo anche una dissidente, una puritana, un’assenteista e una tipografa pacifista. Praticamente c’è di tutto. Chi volesse fare nuove, strambe amicizie non dovrebbe far altro che farci visita. E potrebbe rischiare anche di essere il benvenuto.

Una cosa, però, è certa. Il nostro circolo è la cosa più vicina ad una vera famiglia: fatta di persone diverse con idee e gusti assolutamente differenti, temperamenti divergenti e contrastanti. Ma sempre capaci di andare tutti d’accordo. Un’incredibile magia alcolica che solo qui sono riuscita a vedere ripetersi ogni volta che siamo insieme.

Un’esperienza, in definitiva, che auguro a tutti di fare…Possibilmente anche da sobri!

Stay with me perchè ho un mondo di cose nuove da raccontarvi!

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